Perché Marsciano è il territorio del laterizio

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Perché visitare Marsciano e il suo territorio? Perché Marsciano è il territorio del laterizio, dei borghi medievali e delle dolci colline umbre. Da noi si può conoscere un’Umbria “insolita”, distante solo pochi chilometri dai principali centri umbri. Marsciano è popolata da antiche civiltà fin dall’età del bronzo, con accentuate presenze etrusche; i segni dell’uomo si evidenziano soprattutto nell’epoca medievale, con la presenza d’importanti casati e famiglie quali i Conti Bulgarelli di Marsciano e i Vibi di Monte Vibiano. Il Tronco fossile di 7000 anni fa, i Tripodi Loeb, di età etrusca, ospitati alle Antikensammlungen di Monaco, la tomba di Villanova, la tomba di età rinaldoniana e l’anfora attica, conservati al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, sono le testimonianze maggiori dell’insediamento di antiche civiltà. Ad affermare l’attività e la presenza dell’uomo nel periodo medievale, in un territorio già popolato da insediamenti benedettini, oltre a castelli e fortezze (alcune delle quali di origine bizantina), ci sono gli affreschi di Meo da Siena del 1320 ca. a Monticelli e a Castiglione della Valle. Di epoca rinascimentale la presenza dei giovani Perugino e Raffaello a Cerqueto, del Pinturicchio a Montelagello e delle Madonne della Misericordia, affrescate fra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. Suggestivi i paesaggi nel cui contesto sono disseminati i castelli medievali della valle del fiume

Nestore – fra tutti Sant’Apollinare – e l’incantevole valle del Fersenone che si può ammirare dal castello di Antonio da Migliano dei Bulgarelli. Nel borgo di Cerqueto, lungo la strada che offre uno dei panorami più belli dell’Umbria, riposa Frate Indovino, che ha scelto il suo paese natale come ultima dimora. Presso la biblioteca comunale si possono trovare i materiali ed i libri che appartennero allo storico contemporaneo marscianese Luigi Salvatorelli, ora in uso alla Fondazione Salvatorelli. Fra le sculture, fa bella mostra di sé la “Sirenetta” di Antonio Ranocchia, presso i giardini pubblici “Orosei”. Di architettura contemporanea (anni ‘20) l’opera dell’Arch. Ugo Tarchi presso Mercatello; dello stesso periodo le pitture di Gerardo Dottori, a Marsciano, Compignano e altri luoghi.

A sottolineare la presenza della lavorazione del laterizio, secolare attività dell’uomo, si può visitare il Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte, che ha un percorso lungo tutto il territorio comunale: da Marsciano, con sede centrale nel Palazzo Pietromarchi, a San Fortunato e località Fornaci di Compignano, con le antiche fornaci del ‘700, dal laboratorio-museo di Compignano, dove si possono lavorare e cuocere le terrecotte, all’antenna museale “Rossana Ciliani”, situata nella fortezza medievale di Spina, nella quale sono esposti importanti pezzi di manufatti in laterizio e reperti della civiltà contadina. La visita dei borghi e delle chiese, da Marsciano a Morcella, Cerqueto, Compignano, Spina, Castiglione della Valle, Castello delle Forme, Papiano, Montelagello e Monte Vibiano Vecchio, riconduce alle antiche e suggestive armonie medievali, accompagnate dall’ospitalità e dalla ristorazione dove si possono assaporare i piatti della cucina umbra, condita con olio locale e annaffiata dagli ottimi vini delle colline marscianesi. Tutti questi ed altri ancora sono buoni motivi per venirci a trovare.

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